Parte e arriva da Parabiago la quinta edizione della più importante randonné ciclistica italiana

1001 miglia (Mille e seicento chilometri) da Parabiago a… Parabiago passando per il lago di Bolsena, tutto in bicicletta e tutto in soli sette giorni dal 16 al 22 di agosto. La 1001 Miglia “Italia Green Reverse 2021”, la più lunga ed estrema randonnée ciclistica del vecchio continente che giunge quest’anno alla sua quinta edizione è stata presentata alla stampa lo scorso 13 luglio presso la sala conferenze del Poli Hotel di San Vittore Olona.

Alla presentazione di questo appassionante evento inserito nel contesto delle grandi randonnée ciclistiche internazionali e che si disputa con le rivali Parigi – Brest e Londra  – Edimburgo il titolo di giro ciclistico più duro d’Europa sono intervenuti gli organizzatori Fermo Rigamonti e il figlio Giorgio (che ha ereditato dal padre, ideatore dell’evento, l’entusiasmo e la passione). Accanto a loro rappresentanti delle istituzioni locali come il sindaco di Parabiago (Raffaele Cucchi) e il presidente di Confcommercio Legnano (Paolo Ferré), imprenditori e sostenitori come Luigino Poli (direttore del Poli Hotel) e la moglie Simona Ronca presidente della rete alberghiera d’impresa La Milano che Conviene e personalità del mondo del giornalismo, della cultura e della società civile tutti accomunati da una grande passione per lo sport praticato anche a livello amatoriale e per il ruolo che questa pratica può avere per favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio.

Tutti gli intervenuti hanno riconosciuto il ruolo fondamentale svolto nella macchina organizzativa della 1001 miglia dall’ideatore Fermo Rigamonti che da ben quindici anni si spende in prima persona per rendere possibile un miracolo che si concretizza ogni quattro anni in concomitanza con le olimpiadi e lo fa con un successo sempre crescente dato che si è partiti con la prima edizione con meno di trenta partecipanti per arrivare ai 600 iscritti (di cui 47 donne) della edizione di quest’anno. 

Fermo Rigamonti – come ha ricordato nel suo intervento Paolo Ferré (presidente di Confcommercio Legnano) .”ha avuto la capacità di far crescere la 1001 miglia  all’interno del circuito Ari (Audax Randonneur Italia) collegandola alle grandi randonnèe internazionali e trasformandola in uno dei principali appuntamenti mondiali per gli appassionati di questo sport. Oggi – continua Ferré – con più di 500 partecipanti diventa un evento di peso anche per il territorio. Non solo per  il risvolto economico dato dalle presenze che attira ma anche perché pone l’attenzione ai temi profondamente attuali della mobilità sostenibile, della valorizzazione del territorio e della rigenerazione urbana”.

Sulla medesima lunghezza d’onda anche il contributo del sindaco della città di Parabiago Raffaele Cucchi che ha ricordato come questo prestigioso evento per la città di Parabiago precede e per certi versi introduce la duplice celebrazione del primo centenario dalla conquista della maglia iridata di campione del mondo di ciclismo vinta a Zurigo nel 1923 da Libero Ferrario, ciclista nato a Parabiago e il quarantesimo anniversario  dell’oro mondiale conquistato nel 1982 da Giuseppe Saronni, altro campione del mondo di ciclismo parabiaghese.

“Siamo felici – ha detto Cucchi- di sostenere come amministrazione tutte quelle iniziative che non solo confermano il legame della nostra città con lo sport del ciclismo ma che contribuiscono anche a promuovere il territorio facendolo conoscere e contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini favorendo l’utilizzo delle due ruote.”

Cucchi ha anche ricordato che iniziative come queste sono importanti non solo per il trascinamento economico che generano perché il tema della promozione dell’attività sportiva e della mobilità sostenibile è uno degli argomenti al centro del piano di rinascita Next Generation Italy, quindi in perfetta sintonia con ciò che l’Europa ci chiede di promuovere e sostenere”.

Fermo Rigamonti nel suo intervento ha concesso poco spazio ai ricordi concentrandosi soprattutto nel dare le cifre e le dimensioni attuali di questo evento sottolineando come – a dispetto dei problemi generati dal Covid – ad oggi siano state raccolte più di 600 adesioni da 44 paesi. Il percorso di quest’anno ha ricordato Rigamonti è stato “costruito” cercando di mettere assieme alcuni elementi cardine come ad esempio la valorizzazione delle via d’acqua (con oltre 200 chilometri del percorso che insistono lungo navigli e canali); il rilancio della via Francigena da poco riaperta in tutto il suo percorso e oggi al centro di un grande interesse da parte di chi vuole promuovere un turismo a misura d’uomo. Il tracciato della via Francigena viene costeggiato e incrociato in più punti  dai randonneur per oltre 260 chilometri. Da ultimo c’è la valorizzazione e la promozione di piste e percorsi ciclabili e infine la valorizzazione dei percorsi ciclabili lungo il Po. Un tracciato al centro di un grande progetto di pista ciclabile (la ciclovia del Vento) che dovrebbe unire Torino a Venezia e che i partecipanti della 1001 miglia percorreranno per circa 200 chilometri, valorizzando nel contempo anche un tratto tanto suggestivo quanto poco conosciuto che risale per una sessantina di chilometri il corso del fiume Tanaro.

La “1001 Miglia” e la storia dei campioni del mondo di Parabiago Libero Ferrario e Giuseppe Saronni sono raccontati (in particolare attraverso i testi dei giornali sportivi dell’epoca) in un libro tradotto anche in inglese, che sarà distribuito ai ciclisti partecipanti in arrivo da tutto il mondo.

Mino Repossini presidente di Ari (Audax Randonneur Italia) l’associazione che riunisce gli amanti di questa disciplina sportiva (originario anche lui di Parabiago)  ha infine voluto consegnare a fermo Rigamonti un riconoscimento (un diploma e una medaglia commemorativa) emessi in occasione della celebrazione del  primo centenario della omologa associazione francese di cui ARI rappresenta una costola e ai cui valori ancora oggi  si ispira “come riconoscimento alla persona che più di tutte ha contribuito al successo del movimento in Italia”.

La premiazione di Fermo Rigamonti.

Luigino Poli, direttore della struttura che ha ospitato la conferenza stampa, ha posto in chiusura l’accento sul sentimento dell’emozione. “Emozione –  ha detto – è la prima parola che questa giornata speciale mi fa venire in mente. E sono emozionato per due motivi. Prima di tutto perché siamo stati i primi non solo come Poli Hotel e Gruppo Poli ma come rete d’impresa della Milano che Conviene a credere possibile che tutto questo potesse avvenire proprio qui sul nostro territorio. Mi ricordo come fosse ieri la prima riunione che abbiamo fatto nell’ormai lontano 2006 dove mi fu chiaro fin da subito quali potessero essere i grandi vantaggi per noi e per la nostra comunità derivanti dalla organizzazione di questo evento. Sollecitato anche dalla grande passione di Fermo Rigamonti mi sono attivato fin da subito per fare rete e coinvolgere tutti gli stakeholder del territorio attorno a questa visione.

Fermo Rigamonti e Luigino Poli.

Ma una grande emozione mi viene anche dal fatto di avere qui al mio fianco e di poter toccare con mano la maglia e la medaglia d’oro originali di campione del mondo di Libero Ferrario. E’ una emozione indescrivibile e  per questo voglio ringraziare di cuore Bibo Rigamonti, pronipote del Campione,   che oggi è presente e ha voluto farci questo grande dono. E’ una emozione – ha ribadito Poli- che voglio condividere con tutti i colleghi e gli operatori economici che come me in questo momento particolarmente difficile operano per creare eventi e appuntamenti che fanno conoscere il nostro territorio nel mondo.”

(le foto qui pubblicate sono di Beppe Fierro, autore – photoreporter)