Al Poli Hotel una singolare esposizione di biciclette storiche pazientemente restaurate da un artigiano del territorio. Un nuovo tassello del rapporto che lega da anni la struttura del Gruppo Poli e il grande sport internazionale.

Giuseppe Quaroni è un pensionato di Cerro Maggiore con un sogno nel cassetto. Da almeno una quindicina di anni Giuseppe dedica tutto il suo tempo libero a rimettere in funzione e a restaurare biciclette storiche. Soprattutto le Legnano, marchio del suo territorio di origine, ma non solo. Giuseppe non è un ex ciclista professionista anche se la bicicletta l’ha amata e praticata a livelli amatoriali e ha partecipato regolarmente al circuito delle “Eroiche” (https://eroica.cc/it/eroica-cc/eventi), ovvero quelle gare che ripropongono il ciclismo di altri tempi (strade sterrate, biciclette e abbigliamento d’epoca).

Luigino Poli e Giuseppe Quaroni.

Ma veniamo, dopo questa breve presentazione, al “sogno nel cassetto” di Giuseppe. Nel suo garage di Cerro Maggiore Giuseppe Quaroni conserva religiosamente una quindicina di bici storiche perfettamente restaurate da lui, ma anche motociclette (come un modello di V30T “faro basso” identica alla Vespa utilizzata da Gregory Peck nel film Vacanze romane). Sono oggetti splendidi, ricostruiti con tanta passione e rigorosa fedeltà storica in più di dieci anni di paziente lavoro. Insomma sarebbe un peccato non trovare il modo di farli vedere al pubblico.

Così quando Giuseppe si reca a pranzo ospite del nipote Vincenzo (Marconi) al ristorante La Fornace avviene l’incontro con Luigino Poli, il direttore dell’hotel che ospita il ristorante. Anche Luigino condivide con Giuseppe l’insana passione per lo sport più faticoso del mondo e in più possiede una vecchia bici che desidera far restaurare.

Dal tavolo nasce quindi un’idea che permetterà a Giuseppe di realizzare almeno in parte il suo sogno, quello di esporre alcune delle sue amatissime biciclette e lo fa utilizzando gli spazi messi a disposizione dal Poli Hotel.

“E’ una piccola storia – ci racconta Vincenzo Marconi – che però fa capire come persone perfette sconosciute possano creare qualcosa di bello grazie ad una passione condivisa”.

D’altra parte al Poli Hotel e al ristorante La Fornace le due rote e lo sport in genere sono di casa. Non è un caso infatti che il Poli Hotel sia inserito nella categoria dei ‘Bike Hotel’ della guida del Touring Club perché qui viene promosso con varie iniziative dedicate a ospiti e cittadini l’uso della biciletta come alternativa al solito soggiorno offrendo loro occasioni di vivere e conoscere il territorio a “bassa velocità” utilizzando appunto le due ruote.

Nel corso degli anni poi il Poli Hotel si è avvicinato alla realtà del grande sport professionistico e in particolare del ciclismo. Sono anni ormai che in occasione delle grandi classiche ciclistiche lombarde l’Hotel di proprietà della famiglia Poli ospita team e squadre da tutto il mondo.

Per esempio in questi giorni si sta svolgendo un trittico di gare ciclistiche davvero importante: la Milano- Torino, la Milano – Sanremo e il trofeo Binda di ciclismo femminile. Tutte e tre le gare vedono la partenza da Milano o da località dell’Alto Milanese e anche quest’anno non manca la presenza di grandi team internazionali ospiti di Casa Poli.

Atleti, preparatori, medici, meccanici … una squadra di ciclismo è un piccolo mondo. Bisogna non solo saperli ospitare garantendo loro il massimo della tranquillità, ma anche saperli nutrire perché una alimentazione corretta è fondamentale per la buona riuscita della prestazione sportiva.

“Capita davvero spesso di ospitare team di ciclisti professionisti -racconta Vincenzo Marconi -quindi qui al ristorante La Fornace sappiamo perfettamente quali sono le esigenze nutrizionali di un atleta. Tant’è che dopo il briefing con il nutrizionista responsabile della squadra ci viene poi lasciata carta bianca nella definizione del menu.

Certo non è così per tutti gli atleti perché bisogna distinguere il professionista per così dire ‘normale’ dal campione fuoriclasse.

Per esempio un campionissimo come lo spagnolo Contador quando veniva da noi aveva il suo cuoco personale che si occupava solo di lui. Per quanto riguarda invece la squadra nel suo insieme sostanzialmente facciamo noi, io e il mio staff qui a La Fornace, dopo avere concordato il tutto con il nutrizionista della squadra.

Non è semplice preparare un menu di questo tipo. Bisogna stare molto attenti a calibrare diversamente l’apporto energetico dei vari pasti della giornata in relazione con i carichi di lavoro. Poi le cose cambiano ancora se siamo nel giorno della gara. Diciamo che in linea di massima in questo caso il menu ruota principalmente attorno alla assunzione dei carboidrati. Grano, riso, patate ma bisogna anche stare molto attenti a come si preparano perché anche un ciclista tende ad amare i sapori della propria terra e quindi i piatti vanno preparati alla spagnola, all’italiana , all’americana e così via in base alla provenienza della squadra.”

Dunque per qualche settimana ancora non solo gli ospiti del Poli Hotel e del ristorante la Fornace, ma anche chi vuole regalarsi una colazione come si deve (le colazioni al Poli Hotel sono aperte a tutti, tutte le mattine) oppure una pausa per un drink, uno spuntino o un caffè durante la giornata al bistrot La Rosa dei Venti. Tutti potranno ammirare le bici storiche restaurate da Giuseppe tra cui un modello identico a quello utilizzato da Gino Bartali (che corse per la Legnano dal 1936 al 1948) e sognare, assieme a Giuseppe, strade bianche e polverose, vedendo spuntare dietro a una salita “… quegli occhi allegri da italiano in gita”.

Luigino Poli, Vincenzo Marconi e Giuseppe Quaroni.