Da diversi anni il ristorante La Fornace, guidato da Luigino Poli e capitanato in cucina dallo chef Vincenzo Marconi, ha iniziato un certosino lavoro di ricerca e selezione di produttori che lavorano secondo precisi criteri di rispetto della terra e del benessere animale.

Produttori che hanno anche il pregio di essere attivi sul territorio dell’Alto Milanese e Lombardo.

Il concetto di chilometro zero (usato spesso a sproposito) qui alla Fornace diventa “chilometro vero“. Non soltanto perché le distanze fisiche fra produttore e ristorante sono davvero brevi. Alcune delle farine utilizzate da chef Marconi, per esempio quella di farro, viene prodotta nei campi che si estendono di fronte alla sede dell’Hotel Poli. In questi giorni basta alzare un po’ lo sguardo dalle finestre dell’Hotel per osservarne la maturazione.

Questi artigiani del gusto sono allevatori di manzi qualità, come i docenti e i ragazzi della scuola agraria Ferrazzi & Cova di Villa Cortese; ortolani appassionati e sperimentatori come Federica Antonioli; agricoltori come Luigi Lattuada e Gianni Chiapparini; casari e piccoli allevatori come Roberto Ferrario.

Persone che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla loro passione e sul loro territorio, ma anche la capacità di entrare in sintonia con chi, come i ristoranti del gruppo Poli, ha scelto un percorso nel quale il produttore non è più soltanto un fornitore, ma un partner a tutti gli effetti nella comune impresa di far mangiare bene e in modo sano le persone.

La ricerca dei prodotti e la selezione degli artigiani del gusto rappresentano un processo in continua evoluzione all’interno del più ampio progetto DOP (Denominazione di Origine Poli) sviluppato in maniera coordinata assieme al ristorante La Guardia a Nerviano.

Oggi nella carta del ristorante La Fornace questi prodotti entrano in tanti piatti ma è in particolare nel Menu del Buonricordo (quello legato alla omonima e storica associazione di ristoranti che da diritto alla consegna del piatto artistico in ceramica) che questo legame con i prodotti a “chilometro vero” diventa particolarmente stringente.

Specialità: Menu del Buonricordo
Piatto: Reale di manzo CBT “Scuola Agraria Ferrazzi e Cova” con spuma al Montebore (dedicato alla cebrazione del quinto centenario della morte di Leonardo Da vinci)