Si è svolta martedì scorso a Bilbao la cerimonia di premiazione dei World’s 50 Best Restaurant 2018. Si tratta di una classifica stilata ogni anno da una numerosa giuria (837 persone) di chef di fama internazionale ed esperti del settore della ristorazione e della gastronomia. E’ una classifica importante perché per l’autorevolezza dei giudici e del comitato organizzatore si è consolidata nel tempo come la più accreditata lista di ristoranti di qualità di tutto il mondo.

Ebbene per la seconda volta (la prima era accaduto due anni fa) l’italiano Massimo Bottura, chef e patron de L’Osteria Francescana a Modena, raggiunge la vetta della classifica. Il suo ristorante è quindi nuovamente il migliore del mondo secondo la giuria di esperti che attribuisce il premio. Nella classifica Bottura precede tutti i più grandi colleghi (inclusi gli chef francesi e soprattutto i grandi cuochi Spagnoli e Baschi in particolare, che nell’ultimo decennio hanno fatto la storia della cucina internazionale).

Quella di martedì sera a Bilbao non è stata però solo la serata di Bottura, quanto piuttosto della cucina italiana nel suo complesso. Infatti, se si esclude un piccolo assestamento in classifica (meno una posizione dalla 15 alla 16 del ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa), per la ristorazione italiana è stata una serata di grandi successi. Salgono in classifica Niko Romito e il suo Reale Ristorante (dal 43 al 36) e anche le Calandre a Rubano dei fratelli Alajmo (dal 29 al 23).

Il risultato di Bottura e dei nostri grandi chef inorgoglisce tutti noi, e in particolare i tantissimi cuochi e ristoratori che ogni giorno in Italia, a dispetto di un sistema amministrativo e normativo che spesso complica loro la vita piuttosto che agevolarla, portano avanti con determinazione e grande professionalità la nostra cucina fatta di tradizione, creatività e grandi materie prime.

A Massimo Bottura vanno dunque i complimenti di Prenotoio.com e in particolare da parte di tutti gli chef, i ristoratori, gli albergatori e i collaboratori delle reti di impresa dei Ristoranti del Buongusto e degli alberghi La Milano che conviene.

Bottura rappresenta tutti noi perché ha indicato già da molti anni la strada che deve intraprendere non solo la ristorazione ma l’intero sistema italiano dell’accoglienza e dell’ospitalità.

La sua cucina tesa a valorizzare e promuovere le grandi ricchezze gastronomiche e i grandi prodotti del territorio Emiliano e Romagnolo attraverso una reinterpretazione della tradizione gastronomica italiana, il suo impegno costante e incondizionato contro lo spreco alimentare, per una cucina di qualità che parli a tutti e per promuovere il ruolo sociale del cuoco ha indicato la strada da percorrere.
E questa strada, la strada della valorizzazione della cultura e della produzione agricola e gastronomica dell’Alto Milanese, quella della responsabilità sociale di chi fa impresa soprattutto verso le nuove generazioni, quella di chi lavora costantemente per migliorare la qualità di un servizio che è – e deve restare – nella disponibilità di tutti è proprio la strada che in questi anni è stata intrapresa dagli imprenditori che hanno dato vita al nostro Portale e alle associazioni d’impresa che lo sostengono.

Leggi qui la classifica completa.

L’articolo di Identità Golose con le foto della premiazione.
 


Infine una piccola “chicca” per i nostri lettori. Forse non tutti sanno che Alberto Buratti, chef del ristorante Koiné di Legnano si è formato fra gli altri alla scuola di Massimo Bottura. Queste foto ritraggono Massimo Bottura assieme a tutta la brigata de La Francescana con Alberto Buratti (allora senza barba) mentre festeggiano la conquista della terza stella nella guida Michelin per l’anno 2012 e poi, l’anno seguente, il terzo posto ai World’s 50 Best Restaurant.