“Contro il logorio della vita moderna bevete un Cynar”. La faceva facile Ernesto Calindri seduto su un tavolino da bar nel bel mezzo di un trafficatissimo Largo Giuseppe Mazzini nel centro di Monza. Siamo nel 1967. Un altro mondo rispetto ad oggi ma il problema di fondo è sempre lo stesso: l’incapacità di concentrazione, l’impossibilità di staccare con la mente dai problemi di un quotidiano sempre più caotico, la necessità di fare ordine nelle nostre vite. Nel mezzo secolo che ci separa da questa pubblicità che ha fatto la storia della comunicazione italiana, l’avvento dei social network, delle tecnologie di comunicazione digitale, non ha risolto il problema ma lo ha semplicemente amplificato.

Andrea Fossati

“Noi ci vantiamo sempre di essere capaci di fare tre cose insieme – ci racconta il dottor Andrea Fossati biologo molecolare e nutrizionista – ma il problema è che fare tre cose insieme nella maggior parte dei casi vuol dire farle male tutte e tre ma soprattutto vuole dire mandare fuori giri il motore del nostro cervello.

Dovremmo imparare a gestire la mente, rilassarci e tornare ad essere “mono tasking”. Insomma tornare ad essere capaci di fare una cosa per volta … di concentrarci su un problema alla volta … . Questa è una abilità che nel mondo moderno si chiama ‘mindfulness’, ovvero la capacità di vivere l’istante per l’istante, il presente per il presente.”

“Fermarsi. Ascoltare il proprio ritmo. Guardare al proprio mondo con occhi diversi, mettere in fila le cose nell’ordine giusto. Dopo due anni pazzeschi dove prima il Covid, poi la crisi energetica e il conflitto in Ucraina hanno letteralmente sconvolto e poi di nuovo capovolto il nostro mondo e le sue già scarse certezze è arrivato il momento di guardare alle cose con un occhio nuovo, di mettere davanti a tutto il benessere delle persone. Non solo quello dei nostri clienti che è sempre stato al centro del nostro lavoro ma anche il nostro personale.”

A parlare così è Luigino Poli, direttore del Poli Hotel, amico e “paziente” del dottor Fossati il cui studio professionale, EMMEA, si trova a San Vittore Olona in via Carlo Pisacane al numero 6 a poche decine di metri dal Poli Hotel.

Dal loro incontro nasce l’iniziativa che vi presentiamo oggi. Una serie di appuntamenti che hanno come obiettivo quello di stimolare un ripensamento rispetto al modo caotico con cui affrontiamo la realtà di tutti i giorni, inclusa quella lavorativa. E’ un ciclo di quattro lezioni dedicate ai cittadini di San Vittore Olona e del territorio circostante ma anche ai clienti che frequentano il Poli Hotel durante lunghe trasferte di lavoro.

Chiediamo ad Andrea Fossati di raccontarci qualcosa di più su questo progetto sviluppato nell’ambito di AttivaMente, una associazione di fatto attiva nei comuni di San Vittore Olona, Legnano e Parabiago che si propone di promuovere iniziative e occasioni di incontro per favorire un diverso approccio alla vita personale e professionale secondo il principio di una maggiore consapevolezza?

“Con Luigino Poli e con il Poli Hotel abbiamo già fatto in passato diverse iniziative insieme proprio perché viviamo in modo molto simile il rapporto con la nostra comunità di appartenenza. Siamo convinti in altre parole che il nostro rapporto con il territorio e con le persone che lo vivono insieme a noi non si può fermare alla nostra attività professionale ma dobbiamo essere in grado di portare qualcosa in più, creare occasioni di socializzazione e promuovere un contesto di relazioni sociali più a misura di persona.”

Quindi partendo da queste premesse quali sono le iniziative programmate?

“Una volta al mese per quattro mesi di seguito a partire da aprile ci ritroviamo per insegnare alle persone il modo in cui tornare a prendere consapevolezza di sé. Certo un incontro al mese non è sufficiente per affrontare un percorso di cura ma basta per far capire quanto possa essere importante prendersi cura della propria mente e quali sono i risultati che si possono raggiungere.

Gli incontri gestiti da me e dalla psicologa Francesca Tripari che collabora con il mio studio dureranno un’ora e avranno lo scopo di aiutare i partecipanti a ‘staccare’ la mente da tutte le preoccupazioni e dai rumori di sottofondo della nostra vita sempre più complicata.

Le sedute che si terranno nel locali del Poli Hotel saranno suddivise in tre parti. Ci sarà una prima parte molto attiva, di ginnastica, una parte centrale di rilassamento mentale (quindi di mindfulness vero e proprio) e una parte finale dove proveremo a fare un po’ tai chi. Il tai chi è una disciplina che aiuta a migliorare lo stato di salute in generale incrementando le capacità di concentrazione e l’allenamento a sopportare gli stati di tensione.”

Perché avete scelto una combinazione così particolare?

“Lo sport, la fatica fisica, è fondamentale per introdurre alla meditazione. Vede è molto facile per le persone che praticano la meditazione staccare la mente, concentrandosi semplicemente sul respiro, ma cosa succede ad una persona comune, una persona che ha una famiglia, dei figli, un lavoro?

Se sono una persona che vive una vita “normale” posso anche chiudere gli occhi e provare a concentrarmi, ma non ci riuscirò mai perché i miei problemi avranno sempre il sopravvento nella mia mente. L’unico modo per riuscire staccare davvero con la testa è fare fatica fisica.”

Come funziona questo meccanismo?

“E’ molto semplice. Se io le chiedo di salire a piedi un palazzo di trenta piani lei inizia a fare le scale ma continua a pensare ai suoi problemi perché tanto è capace di salire le scale e quindi lo fa in automatico. Man mano che sale e che inizia a fare fatica vedrà che la sua mente non sarà più in grado di gestire le due cose e il suo pensiero si concentra sul fare le scale. Ha staccato la mente, sta pensando a una cosa sola ma è talmente faticosa che tutta la sua mente è impegnata e concentrata su questo sforzo.

Ecco questo è quello che faremo nella prima parte delle nostre lezioni, insegnare alle persone come fare per trovarsi con la mente scollegata senza accorgersi di averlo fatto.

Dopo questa prima parte interviene la dottoressa Francesca Tripari (la psicologa del gruppo) che aiuterà le persone a rilassarsi mediante tecniche di rallentamento del respiro secondo le pratiche classiche della mindfulness.

Infine proveremo a fare un po’ di tai chi proprio perché questa disciplina mette insieme le due cose, l’attività fisica e la concentrazione. Grazie al tai chi la persona si mette in movimento ma lo fa controllando la mente e rilassandosi.

Ci sono già le date e un programma completo?

Non sono ancora decise ma probabilmente faremo una lezione al mese a partire da aprile. Saranno quattro appuntamenti (aprile, maggio, giugno e luglio) generalmente fissati per un giovedì.

Appena definiremo tutti i particolari saranno comunicati attraverso il sito internet e i social network del Poli Hotel, quindi basta continuare a seguirci.