Dalla cancellazione delle imposte nazionali al sostegno a fondo perduto: l’appello collettivo di 26 realtà associative e il ruolo fondamentale svolto dai Ristoranti del Buongusto nella definizione condivisa delle proposte.

Dopo il primo appello sottoscritto il 2 aprile, il comparto dell’imprenditoria enogastronomica – ancora più rappresentativo con ​26 realtà e più di 34mila associati tra cuochi, ristoratori, pizzaioli, panificatori, ​pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, ​responsabili di sala, tutti uniti per un unico scopo – si mobilita nuovamente rinnovando le richieste al Governo e alle Istituzioni.

Al Governo viene chiesta l’adozione immediata delle seguenti 8 misure essenziali per la sopravvivenza di moltissimi rappresentanti che operano nel settore:

1. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali; rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi.

2. Proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.

3. Sospensione di leasing, mutui e noleggio operativi fino al 31.12.2020, recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.

4. Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.

5. Credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario fino al 31.12.2020 con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca).

6. Detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021.

7. Possibilità estesa a tutto il comparto ristorazione di effettuare l’asporto.

8. Misure di sostegno a fondo perduto, ristori e indennizzi, per il periodo di chiusura obbligatorio imposto per legge dall’emergenza covid-19 (pari al 10% del fatturato in relazione allo stesso periodo di riferimento).

A firmare il nuovo appello sono le seguenti realtà associative presenti nel Paese: ​ADG, Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto; ​AIG​, Associazione Italiana Gelatieri; ​AMPI​, Accademia Maestri Pasticceri Italiani; ​APAR, ​Associazione Provinciale Pasticceri Artigiani Reggini; APCI​, ​Associazione Professionale Cuochi Italiani; ​APGA​, Associazione Pasticceri Gelatieri Artigiani; ​APN​, Associazione Pizzaiuoli Napoletani; APT​, Associazione Pizza TramontiAssociazione Ristoranti Follonica​; ​CHIC​, Charming Italian Chef; ​Cibo di Mezzo​; ​Compagnia Gelatieri​; ​Conpait​, Confederazione Pasticceri italiani; ​Conpait Gelato​​Consorzio Parma Quality Restaurants​; EPPCI​, Eccellenza Professionale Pasticceria Cioccolateria Italiana; ​FIC​, Federazione Italiana Cuochi; ​Gelatieri per il Gelato​; ​Imprendisud Gruppo Ristorazione; ​JRE​, Jeunes Restaurateurs Italia​Le Soste di Ulisse​; ​Ri.Un.​, Ristoratori Uniti; ​Ristoranti del Buongusto​; ​Ristoratori del Sannio e Alto Casertano​; Ristoratori Emilia Romagna​; Unione Ristoranti del Buon Ricordo​.

Per la prima volta  il mondo estremamente frazionato dell’associazionismo del settore eno-gastronomico italiano  riesce a trovare una sintesi condivisa in un pacchetto di richieste avanzate al Governo nazionale per far fronte ai problemi generati dalla chiusura forzata delle attività. E’ di per sé un risultato importante perché rappresenta un netto cambio di prospettiva  rispetto al passato. Sostanzialmente è nata una rete che unisce 26 associazioni che rappresentano oltre 34 mila iscritti. Da sottolineare, in questo contesto, il ruolo fondamentale svolto dalla nostra Associazione dei Ristoranti del Buongusto non solo nella redazione del documento  con le richieste al Governo ma anche nel processo che ha portato alla nascita di questa innovativa “confederazione”  associativa.